Via del Moro, nel centro storico di Lucca, sarà la sede di “Vita Condivisa”, il nuovo progetto di condominio solidale.

Aprirà a Gennaio 2015 nel centro storico di Lucca un progetto di condominio solidale per anziani, promosso in collaborazione da Misericordia di Lucca e Fondazione Casa. Il progetto “Vita Condivisa” ha l’obiettivo di accogliere anziani autosufficienti, singoli o in coppia, che vogliano sperimentare un’esperienza di “co-housing”, sviluppando una rete di buon vicinato e condividendo spazi e servizi.

Ad illustrare il progetto, la sua organizzazione sono stati, nel corso di una conferenza stampa svoltasi Sabato 20 Dicembre 2014 a Palazzo Ducale, Stefano Baccelli nella sua veste di presidente della fondazionen Casa, l'assessore alle politiche abitative e alla valorizzazione immobiliare del Comune di Lucca Antonio Sichi, il vicario generale dell'asrcidiocesi di Lucca Monsignor Michelangelo Giannotti, il proposto della Misericordia Cesare Rocchi, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Arturo Lattanzi e l'assessore alla politiche sociali della provincia Mario Regoli.

 

L’idea nasce dalla volontà di ri-qualificare il centro storico con un intervento strutturale che diventa un valore per la comunità. Di solito questi progetti vengono realizzati in zone periferiche, noi abbiamo fatto la scelta opposta: riportare l’anziano al centro della comunità e metterlo in condizione di potersi muovere liberamente al suo interno. La nostra volontà è quella di creare ambienti dove lo stare insieme e la qualità delle relazioni siano al centro dell’attenzione e in particolare dove l’anziano possa sentirsi sicuro e non abbandonato a se stesso.

La gestione del condominio di via del Moro n°3, portata avanti da Fondazione Casa organizzerà gli inserimenti all’interno dei 6 appartamenti, suddivisi in 13 ambienti, ed offrirà servizi generali di segreteria (accoglienza, pagamento bollette, stipula di convenzioni con servizi all’interno del centro storico) e gestione degli spazi (pulizia giornaliera degli spazi a comune, lavanderia, utilizzo cucina e sala cyclette). Inoltre saranno messi a disposizione degli inquilini operatori che si occuperanno della mediazione condominiale e dell’animazione.

Sono previsti una serie di eventi (cinema, cene condivise, feste, uscite a teatro o musei) aperti che potranno coinvolgere i residenti ma anche le loro famiglie e i volontari che ruotano attorno alla Misericordia. Ci proponiamo in questo modo di lavorare per la realizzazione di uno Spazio Comune, fortemente caratterizzato, dove si condividono idee e nuove progettualità per lo sviluppo di una terza età responsabile.

Saranno garantiti servizi di prima assistenza, se necessari, in parte fruibili grazie agli ambulatori presenti in via Del Moro e al forte impegno dei volontari legati alla nostra realtà e che saranno impegnati quotidianamente in un gioco di squadra con i mediatori sociali della Fondazione Casa.

A tal proposito la Misericordia, nel corso del 2013 ha organizzato un corso di formazione, “Co-abitare il Centro” finanziato dal Cesvot e indirizzato ai volontari e ai mediatori sociali che si inseriranno a pieno titolo nelle dinamiche del condominio con il fine di supportare i residenti nell’organizzazione delle attività interne, ma anche di alimentare processi partecipativi più ampi che potranno coinvolgere le famiglie degli anziani, l’associazionismo locale e la cittadinanza tutta.

Il progetto si rivolge ad anziani, in generale persone con più di 65 anni, che sono usciti dal mercato del lavoro, perché in pensione, ma hanno mantenuto la volontà di stare all’interno di processi partecipativi di comunità. Si rivolge inoltre ad anziani che abbiano una sostenibilità reddituale, un po’ come il progetto Agenzia Casa nato negli anni ’90: un’esperienza che non voleva avere carattere assistenziale, ma facilitare l’integrazione della persona all’interno del tessuto sociale della città.

Riteniamo che la prossimità degli appartamenti, la vicinanza degli operatori, la possibilità di costruire insieme percorsi di animazione siano la base per sviluppare un sentimento di appartenenza e, se necessario, percorsi di solidarietà e mutuo-aiuto, che aiutino le persone a “sostenersi” reciprocamente nel momento della difficoltà, incentivando l’inclusione non solo dal punto di vista geografico ma anche dal punto di vista psicologico.

Per maggiori informazioni contattare: Sara Baldisserri (Fondazione Casa Lucca) 345 50 12 685.

(La foto dell'articolo è di "Lucca in diretta", il video è di DiLucca)

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